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GUIDA TURISTICA

San Lorenzo - Borgata Ponte

La chiesa di San Lorenzo è la parrocchia di Murialdo. L'11 gennaio 1440 fli uomini di Murialdo vengono autorizzati a costruire una nuova chiesa. La costruzione avviene probabilmente sulle fondamenta dell'edificio precedente e termina nel 1445 come testimonia l'epigrafe sul portale. Tra il 1400 e i primi del 1500 le fonti documentarie non danno che scarse notizie: la chiesa viene citata in un atto di vendita del 1519 ma solo come confinante. Nel 1567 la parrocchiale di S.Lorenzo riceve decime da tutta la popolazione e possiede alcuni castagneti.
Nel 1573 monsignor vincenzo Marino scorpora le contrade di Valle, Brigneta, Albareta e Isolagrande dalla chiesa madre, affidandole alle cure del cappellano dipendente da S.Lorenzo e concedendo il diritto di sepoltura alla chiesa di S.Antonio tuttavia la titolarità della "rettoria" di S.Lorenzo ricopre, a tutti gli effetti ecclesiastici, l'intero territorio di Murialdo. Ai primi del secolo XVII l'edificio conserva ancora l'impostazione architettonica originaria, con tre navate sostenute da slanciate colonne rotonde e tetto a vista; possiede tre altari: l'altare maggiore dedicato a S.Lorenzo, quello di destra dedicato alla Vergine del rosario, che è posto sotto le cure della veneranda Compagnia del Rosario e quello di sinistra dedicato alla Beata Vergine. Nel 1629 la "rettoria" di S.Lorenzo ascende al rango di "prevostura". Nel 1633 la comunità di Murialdo fà rifondere le campane del campanile. Anche il tetto abbisogna di restauri urgenti, poichè la pioggia danneggia la chiesa, e il pavimento dovrebbe essere "eguagliato". L'altare maggiore ha la tavola tutta rovinata come l'altare del Carmine. A tutti questi lavori urgenti la chiesa può far fronte con un reddito di 45 aurei, più le decime del grano e del vino. nel 1657 la chiesa ha un reddito di 250 lire che consiste in decime, affitti e beni stabili. Attorno a questo periodo viene rifatto il tetto con una copertura di coppi. Nel 1668, grazie a migliori condizioni economiche, inizia una lunga serie di restauri.
Ma solo dieci anni dopo si pone mano al restauro definitivo: a partire dal 1676 l'edificio viene rimaneggiato secondo il nuovo gusto barocco: le agili colonne rotonde vengono inglobate nella pilastratura che sostiene ora la volta; nel 1679 la chiesa è al tetto, ma nel 1681 si comprano ancora mattoni per finire l'opera. In un momento non precisato tra il 1689 ed il 1698 vengono costruiti gli altari di S.Grato e della Beata Vergine dei Sette Dolori. Intanto nel 1693 la chiesa di S.Lorenzo è salita al rango di "arcipretura". A metà del 1700 la chiesa ha ancora il cimitero addossato "alla parte sinistra" e Monsignor Enrichetto Natta prescrive che gli si accomodi la porta. All'interno della chiesa sono avvenute alcune trasformazioni: l'altare della Vergine dei Sette Dolori, viene ad identificarsi come "Altare della Santissima Sindone", pur essendo oggi comunemente noto come "Altare del Suffragio"; San Grato passa in sottordine rispetto all'Immacolata Concezione. Nel 1795/96 la chiesa viene fortemente danneggiata dalle battaglie napoleoniche anche se non tutto viene distrutto. Intanto nel 1851, la parrochia si era dotata di un organo costruito dall'organaro Giuseppe Buffetti da Rivoli. Al 1885 la chiesa ha un notevole arricchimento di opere d'arte tra cui moltissimi quadri. Nel 1895 vengono pagate 2050 lire ai pittori Biestro e Jorio probabilmente per la decorazione della volta. La più antica campana della parrocchia è datata 1854 fusa dalla ditta Vallino di Bra. Su quell maggiore si legge "S.Maria Maddalena, S.Giovanni Battista - Ricordo del Concilio Vaticano 1966. L'ultima invece è stata fusa dalla ditta Roberto Mazzola di Valduggia nel 1968. Intorno alla metà del 1800 è stata anpliata l'altica sacrestia, in questi locali nel 1884 è stato realizzato un pavimento di marmo.
L'organo è ancora al suo posto ma "tutto guasto" e inutilizzabile". La triste situazione di questo strumento cambia nel 1939 quando don Giovanni Pollano, arciprete di Murialdo, commissiona il restauro all'organaro Alfredo Cardone che lo attrezza di elettroventilatore. Nel 1941 viene rifatto il tetto della sacrestia e in occasione del cinquantenario della ricostruzione viene realizzato il piazzale antistante e laterale alla chiesa. L'edificio ha pianta rettangolare ripartito in tre navate mediante sostegni allineati che supportano una successione di archi.
La copertura è costituita da tre volte a crociera. La navata centrale, impreziosita da un pulpito barocco che fascia la preesistente struttura originale appoggiata su una longilinea colonnina, termina nell'arco trionfale. Nella muratura perimetrale dell'area presbiterale, sui lati nord, est e sud , si aprono finestre strombate di larghezza variabile dai 40 agli 80 cm. Il profilo delle tre navate, la cui principale è leggermente più alta, è rispettato anche all'esterno, la facciata è infatti scandita da due lesene che dividono il lunghezza la parete, inquadrando lo spazio centrale, con il portale sovrastato dal rosone; anche la copertura esterna mantiene la tripartizione. Il portale ad ogiva occupa gran parte della facciata. Piuttosto ricercati gli effetti cromatici nella strombatura del timpano, ottenuti con l'accostamento del colore nero, rosso e bianco. Lo sguancio del portale vede tre colonnine in arenaria, dal capitello fino a circa metà del fusto, donde la forma delle colonnine prosegue con mattoni appositamente profilati. Al di sotto di tale porzione sono appena identificapili due leoni scolpiti di profilo nella fasci più interna dello sguancio. Meglio conservati sono i sette capitelli e le due testine che fungono da mensola all'architrave; i capitelli sono decorati da un motivo vegetale dai profili tondi, mai spigolosi, che sembra simulare piccole foglie. Le due maschere, affiancate l'una di fronte all'altra sui due esterni degli stipiti, rispettano le dimensioni dei sei capitelli. La decorazione in arenaria di maggior rilievo è naturalmente quella dell'architrave, realizzata in un unico blocco di pietra, leggermente arcuata sul bordo superiore. Essa presenta una fascia iscritta con al di sotto il corpo di S.Lorenzo che giace sulla graticola. Probabilmente il portale originale era siutuato sul lato nord dove sono ancora visibili tutt'ora alcuni segni. Il rosone sopra il portale è di origine '400esca. Il campanile è a base quadrata, è impostato sulla campata terminale della navata destra. Il fonte battesimale venne ritrovato fortuitamente nel cimitero vecchio sottostante la chiesa, al di là della strada in buono stato di conservazione.




 
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